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Dizion.4° Ed. .
MINISTRARE
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vol.3 pag.248
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MINISTRARE.
Definiz: | Esercitare il suo proprio uficio in servigio d'altri. Lat. ministrare. Gr.
διακονεῖν. |
Esempio: | Dant. Purg. 30. Quasi ammiraglio, che 'n poppa, ed in prora Viene a veder la
gente, che ministra. |
Esempio: | But. ivi: La gente, che ministra, cioè serve, cioè la ciurma, che remiga, e fa li
servigj, che s'appartengono a loro. |
Esempio: | E Dan. Purg. 17. 1. Li sentimenti del corpo, che ministrano
all'apprensiva, e l'apprensiva ministra all'immaginazione. |
Definiz: | §. I. Per Somministrare, Dare, o Porgere altrui le cose necessarie. Lat. suppeditare,
suggerere, sufficere. Gr. πορίζειν. |
Esempio: | Declam. Quintil. P. Dio volesse, che almeno le selve ci avessono ministrate rozze
vittuarie. |
Esempio: | Capr. Bott. 1. 11. Non avendo io a ministrare gli spiriti a i sentimenti
suoi. |
Esempio: | Tass. Ger. 4. 23. Esso il consiglia, e gli ministra i modi, Onde l'impresa
agevolar si puote. |
Definiz: | §. II. Per Amministrare, Maneggiare. Lat. administrare, tractare. Gr.
ἄπτεσθαι,
διοίκειν. |
Esempio: | G. V. 8. 68. 1. Volea, che si rivedessero le ragioni del Comune da coloro, che
aveano avuto a ministrar la moneta. |
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